Riforma del Fondo di Garanzia per le PMI

Mar 14, 2017

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Il decreto di riforma del Fondo di Garanzia per le PMI è giunto alla fine del suo iter. Nell’attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, vi anticipiamo il testo firmato dal Ministro dello sviluppo economico e dal Ministro dell’economia e delle finanze. Ricordiamo che l’accesso al fondo di garanzia è diretto su tutto il territorio nazionale ad eccezione delle regioni Toscana, Abruzzo e Marche dove è possibile accedervi solo attraverso i consorzi di garanzia fidi.
La riforma prevede l’introduzione di un sistema di rating per la valutazione del merito di credito delle imprese, che sostituisce l’attuale sistema di scoring. Il nuovo meccanismo gradua le percentuali in funzione, oltre che della durata e della tipologia dell’operazione, anche della rischiosità dell’impresa garantita.
Il modello di rating prevedrà 5 classi di merito. Le imprese rientranti nelle prime 4 classi saranno ammesse automaticamente alla garanzia del Fondo, mentre quelle appartenenti alla sola 5 classe non saranno ammissibili.
All’introduzione del modello di rating si collegherà una revisione delle percentuali di copertura del Fondo prevedendo più elevate percentuali di copertura per le operazioni maggiormente rischiose e coperture più basse per le operazioni meno rischiose. Inoltre le percentuali di copertura variano in funzione della tipologia di operazione finanziaria sottostante.
In particolare:
-le operazioni di investimento, così come tutte le operazioni finanziarie riferite a start-up innovative, incubatori certificati e PMI innovative, saranno coperte all’80% a prescindere dalla rischiosità dell’impresa.
-le operazioni di capitale di rischio saranno coperte fino al 50%;
-le operazioni non a fronte di investimento saranno coperte in misura variabile dal 30% all’80%, in funzione, non solo della rischiosità dell’impresa, ma anche della durata dell’operazione.
Ulteriore novità della riforma, sarà rappresentata dall’introduzione delle operazioni finanziarie a rischio tripartito, volte a favorire l’attività dei confidi. Si tratta di operazioni, proposte da confidi appositamente per la cui valutazione non si applicherà il modello di rating. Il rischio di tali operazioni – che saranno ammesse al Fondo su base automatica e sulle quali non si potranno acquisire garanzie reali, bancarie o assicurative a carico dell’impresa – sarà valutato esclusivamente dai soggetti finanziatori e dai soggetti garanti (dunque non si applicherà il modello di rating) e sarà ripartito in misura uguale tra Fondo, soggetto finanziatore e soggetto garante autorizzato.

Vi ricordiamo che siamo a vostra disposizione per gli approfondimenti e le informazioni che riterrete necessarie.
Santina Ferri
santina.ferri@confindustriafirenze.it
Elena Bianchini
elena.bianchini@confindustriafirenze.it

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