Aiuti agli investimenti: apre il bando regionale.

Set 21, 2020

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La raccolta progettuale sarà chiusa alle ore 17:00 del secondo giorno successivo a quello di raggiungimento delle risorse disponibili. Essendo stata raggiunta tale soglia alle h. 18:15 del 24/09/2020, il portale verrà chiuso alle ore 17:00 di sabato 26/09/2020. 

La Regione Toscana pubblica un bando dedicato alla realizzazione di progetti di investimento in beni materiali e immateriali delle imprese toscane, sia artigiane, industriali e manifatturiere, sia dei settori turistico, commerciale, cultura e terziario. Il bando è stato approvato nel quadro della riprogrammazione dei fondi europei, anticipata con nostra precedente news.

Risorse disponibili: la dotazione finanziaria disponibile è pari a circa 7 milioni di euro. Tali risorse potranno essere integrate, fino alla concorrenza dell’importo di 115 milioni di euro, a seguito della riprogrammazione del POR FESR 2014-2020. I fondi saranno ripartiti in base alla seguente percentuale: 70% al settore manifatturiero; 30% al settore del turismo, commercio, terziario e altro.

Beneficiari: micro, piccole e medie imprese, liberi professionisti. Saranno ammesse soltanto le imprese che a partire dal 1° febbraio 2020 non hanno operato licenziamenti del proprio personale dipendente e che si impegneranno a mantenerlo nei 12 mesi successivi alla comunicazione di ammissione al finanziamento.

Spese ammissibili (per maggiori dettagli consultare gli allegati):

  • interventi sugli immobili: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ampliamento (esclusa la nuova edificazione), eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica, adozione di misure antisismiche;
  • acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, mobili e arredi e altri beni materiali funzionali all’attività di impresa, anche mediante ricorso a noleggio o leasing;
  • acquisto di software strettamente funzionali all’attività di impresa anche nella modalità “in cloud”;
  • messa in sicurezza dei locali: sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti;
  • acquisto di mezzi mobili, strettamente necessari al ciclo di produzione*, anche mediante ricorso a noleggio o leasing;
  • progettazione e direzione lavori in misura non superiore al 10% dell’investimento complessivo ammissibile appartenente alla categoria “interventi sugli immobili”.
  • spese per capitale circolante (quali, ad esempio, utenze e locazioni relative ai locali aziendali oggetto di intervento, scorte), spese di costituzione (così come definite dal Codice Civile) e spese per il rilascio delle attestazioni da parte del revisore contabile, cumulativamente in misura non superiore al 30% del costo totale ammissibile dell’intervento.

Possono essere riconosciute ammissibili le spese sostenute a partire dalla data del 1° febbraio 2020.

Dimensione dei progetti: minimo € 20.000 – massimo € 200.000

Durata dei progetti: l’intervento, qualora non già interamente realizzato, dovrà essere avviato entro i 30 giorni successivi alla data di comunicazione di ammissione al finanziamento e dovrà concludersi entro i 12 mesi successivi a partire da quest’ultima.

Forma di aiuto: contributi a fondo perduto pari al 40% del totale spese, incrementabile se sussistono alcune fattispecie (investimenti in beni digitali, incremento occupazionale, ecc.)

Apertura: la domanda di agevolazione è redatta esclusivamente on line a partire dalle ore 9.00 del 24 settembre 2020. Le risorse disponibili sono assegnate ai beneficiari in base all’ordine cronologico di ammissione all’agevolazione e nei limiti della disponibilità dei fondi.

In allegato i provvedimenti regionali.

 

* Purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’impianto, immatricolati come “autocarri” e con un rapporto tra potenza del motore espressa in KW e portata del veicolo espressa in tonnellate non superiore a 180.

 

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