Contratti di sviluppo: modifiche per un iter semplificato.

Gen 24, 2022

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Con recente decreto sono entrate in vigore alcune modifiche alla disciplina dei Contratti di sviluppo, il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

Le novità comporteranno, principalmente, una semplificazione dell’iter amministrativo e una revisione dei criteri di attivazione della procedura “fast track”, che prevede la riduzione dei tempi necessari per ottenere le agevolazioni.

Queste le novità di rilievo:

  • rafforzati i criteri di selezione per la sottoscrizione degli Accordi di Sviluppo;
  • abrogata la procedura relativa alla sottoscrizione degli Accordi di Programma;
  • aggiornati i requisiti per la concessione delle agevolazioni per i programmi di sviluppo industriale e di sviluppo turistico, con l’intento di agevolare i programmi maggiormente qualificati.

Infine, il Decreto integra le disposizioni già previste dalla Direttiva ministeriale del 19 aprile 2021 finalizzate a sostenere il settore del turismo nelle aree interne del paese e l’integrazione settoriale, rendendole parte integrante della procedura ordinaria.

Ricordiamo che, perseguendo obiettivi di politica industriale e crescita economica del Paese, ogni progetto d’investimento deve essere in grado di aumentare la produttività e generare un impatto positivo sull’occupazione.

In particolare si prevede la finanziabilità di:

  • programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
  • programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi da realizzare, programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali.

Nell’ambito dei suddetti programmi, lo strumento può finanziare anche programmi di ricerca, sviluppo e innovazione nonché opere infrastrutturali nei limiti previsti dalla normativa di attuazione.

L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili alle agevolazioni non deve essere inferiore a 20 milioni di euro, oppure a 7,5 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Per l’apertura si attende un ulteriore decreto che individuerà regole e criteri e definirà modalità e termini per la presentazione dei progetti, indicativamente in questo primo periodo dell’anno. Seguiranno aggiornamenti su questa pagina.

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