Caro-energia: pubblicato il D. L. Energia per ridurre le bollette e agevolare l’installazione delle rinnovabili

Mar 15, 2022

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Pubblicato il Decreto Energia che reca misure urgenti e anche strutturali per fronteggiare il caro energia e agevolare l’installazione di impianti a fonti rinnovabili.

Contesto

Il Decreto cosiddetto Energia , pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1 marzo scorso, reca varie misure di interesse per le imprese. Soprattutto sul fronte energetico, il provvedimento agisce per contenere – ancora una volta prevalentemente sul piano congiunturale – gli effetti dello straordinario incremento dei prezzi eliminando infatti gli oneri di sistema nelle bollette anche per il secondo trimestre 2022 (circa 0,50 €/KWh).

Tuttavia vengono varati alcuni primi interventi utili per incrementare strutturalmente la produzione energetica nazionale, sia mediante maggiore estrazione di gas naturale, sia con semplificazione volte ad agevolare l’installazione di impianti a fonti rinnovabili.

Novità

Sono molte le previsioni in materia energetica, ma anche di politica industriale e in tema di fisco. In particolare si prevede:

  • Azzeramento degli oneri di sistema nel settore elettrico, riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas per il secondo trimestre 2022:

1. l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW;
2. l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico;
3. l’applicazione dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) del 5% alle somministrazioni di gas metano per gli usi civili e industriali;
4. l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema del gas.

Pur rispondendo in parte alla situazione di emergenza in atto, tali misure hanno carattere temporaneo. Confindustria ha già segnalato, con riferimento agli oneri generali di sistema, la necessità di interventi con un orizzonte temporale almeno annuale per le imprese energivore a rischio delocalizzazione.

  • Misure per fronteggiare l’emergenza caro energia attraverso il rafforzamento della sicurezza di approvvigionamento di gas naturale a prezzi equi

Viene affidato al Gruppo GSE (Gestore Servizi Energetici) l’avvio delle procedure di rilancio e incremento della produzione nazionale di gas naturale attraverso azioni rivolte ai titolari di concessioni di coltivazione di gas naturale, ricadenti nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale.
Le procedure devono essere adottate su indirizzo del MiTE e attraverso la regolamentazione economica dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) che dovrà riconoscere agli investitori un’equa remunerazione degli investimenti necessari ad incrementare la produzione nazionale. Le procedure di autorizzazione delle opere necessarie saranno valutate dalla Commissione PNRR-PNIEC.
La produzione nazionale incrementale sarà allocata ai clienti finali industriali secondo criteri definiti da successivi decreti interministeriali (predisposti da MEF e MiTE di concerto con il MiSE) e per un terzo sarà riservata alle PMI a prezzi che dovranno garantire la copertura dei costi ed un’equa remunerazione sul capitale investito. Il GSE rilascerà ai concessionari le necessarie garanzie sugli impegni di ritiro della produzione a termine, raccogliendo le corrispondenti coperture presso i clienti industriali che si impegnano a ritirare il gas.

Si tratta di una misura indubbiamente rilevante sul piano strutturale della politica energetica. Confindustria ritiene che l’incremento della produzione nazionale – stimabile in circa 2,2 Mld/a – dovrebbe essere esteso, previe opportune valutazioni di impatto ambientale, anche alla produzione disponibile nell’alto Adriatico (circa 35 mld di riserve certe).
Confindustria ritiene inoltre che fino all’effettiva disponibilità della nuova produzione, le procedure definite dovrebbero prevedere l’anticipazione – ai clienti industriali che si impegnano a ritirare il gas a lungo termine attraverso i contratti predisposti dal GSE – dei relativi benefici finanziari (attraverso un credito di imposta e/o un meccanismo di swap prezzi correnti vs prezzi forward 2024).

  • Semplificazioni in materia di procedure autorizzative

Il Decreto Energia contiene una serie di misure che si inseriscono nel percorso di semplificazione in materia energetica già avviato, volte tra l’altro a:
• snellire le procedure autorizzative per la realizzazione di interventi di efficienza energetica per piccoli impianti a fonti rinnovabili (impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici), attraverso l’eliminazione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso, ad eccezione di aree o immobili sottoposti a vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio;
• precisare che i procedimenti autorizzativi di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili su aree idonee, in cui l’autorità competente in materia paesaggistica si esprime con parere obbligatorio e non vincolante, comprendono anche quelli di valutazione di impatto ambientale;
• razionalizzare le procedure autorizzative per gli impianti offshore, anche attraverso l’estensione dell’autorizzazione unica alle opere di connessione alla rete e l’introduzione di disposizioni per garantire il rispetto delle aree sottoposte a vincoli ambientali.

Nel complesso, si tratta di interventi condivisibili, in quanto potenzialmente idonei ad accelerare il tasso di installazione degli impianti a fonti rinnovabili e, quindi, a ridurre il costo delle bollette dell’energia  elettrica e del gas.

In questa sede si accennano solamente le altre misure energetiche in tema di fisco a cui si rimanda per una specifica trattazione. In particolare il decreto prevede:

  • Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese energivore.
  • Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale
  • Interventi in favore del settore dell’autotrasporto
  • Sostegno alle esigenze di liquidità delle imprese conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia 
  • Efficienza energetica alle regioni del Sud

In allegato il Decreto per gli articoli di dettaglio.

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