Uniemens: aspettativa sindacale o cariche pubbliche elettive, distacco sindacale

Gen 7, 2020

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L’INPS ha emanato un messaggio con il quale riassume gli adempimenti a cui è tenuto il datore di lavoro nel caso in cui il rapporto di lavoro risulti sospeso per aspettativa o distacco sindacale del lavoratore, per aspettativa per cariche pubbliche elettive.

Adempimenti per l’aspettativa sindacale

Il datore di lavoro di denunciare deve in UniEmens la sospensione del rapporto utilizzando il codice di cessazione “3S”, con riferimento all’ultimo giorno dell’ultimo mese lavorato. Il medesimo codice deve essere utilizzato alla ripresa dell’attività lavorativa quale codice di assunzione.

Si evidenzia che è obbligatoria la presentazione delle denunce riferite anche ai mesi successivi all’inizio dell’aspettativa sindacale.

I flussi riferiti al periodo di aspettativa dovranno avere le seguenti caratteristiche:

–  <TipoLavStat> = S000;

–  indicazione della <RetribTeorica> e del <NumMensilita>;

–  qualora vengano corrisposti importi retributivi (13°, 14°, arretrati), la denuncia dovrà riportare anche i dati retributivi e il <TipoLavStat> = S001 (sono voci di pertinenza del rapporto precedente alla sospensione, in analogia a quanto avviene con le retribuzioni corrisposte dopo la cessazione del rapporto di lavoro);

–  i flussi durante il periodo dell’aspettativa non dovranno mai presentare settimane valorizzate.

Se c’è ripresa dell’attività lavorativa (ad esempio, perché il lavoratore fruisce di ferie o rientra in azienda anche solo per un giorno), l’aspettativa si interrompe e l’imponibile corrispondente alle ferie o al giorno di prestazione lavorativa dovrà essere dichiarato con le modalità ordinarie.

 

Adempimenti per il distacco sindacale

Il nuovo codice di cessazione “3D” è stato introdotto con riferimento all’ultimo giorno dell’ultimo mese lavorato. Il medesimo codice deve essere utilizzato alla ripresa dell’attività lavorativa quale codice di assunzione.

Il datore di lavoro effettua i normali adempimenti come se il lavoratore fosse in servizio (flussi con indicazione di imponibile, copertura settimanale, ecc).

La condizione di distacco dovrà essere attestata da uno specifico <TipoLavStat> = D000. Tale codice dovrà essere dichiarato anche in caso di distacco che inizi o cessi nel corso del mese.

In quest’ultimo caso dovrà essere valorizzato, in aggiunta, l’elemento di nuova istituzione <QuotaImpDistacco> di <DatiParticolari>, che conterrà la parte dell’Imponibile del mese relativa al tempo di distacco. Tale Elemento, senza valenza contributiva, costituisce un di cui dell’Imponibile della denuncia. Se il distacco coincide con il mese intero tale elemento non andrà compilato.

Tale distinzione è essenziale per separare i dati retributivi del periodo in servizio dagli importi percepiti nel distacco, i quali costituiranno la base per l’accredito della contribuzione aggiuntiva sindacalisti, ove corrisposta dal sindacato.   Questa procedura è essenziale per conoscere con esattezza la data inizio o fine di ciascuno dei due status: lavoratore in servizio, lavoratore in distacco sindacale.

 

Adempimenti per l’aspettativa per cariche pubbliche elettive

Il datore di lavoro denuncia la sospensione del rapporto con il codice di cessazione “3E”, con riferimento all’ultimo giorno dell’ultimo mese lavorato. Il medesimo codice deve essere utilizzato alla ripresa dell’attività lavorativa quale codice di assunzione.

La presentazione delle denunce riferite anche ai mesi successivi all’inizio del distacco è obbligatoria.

Tali flussi dovranno avere le seguenti caratteristiche:

–  <TipoLavStat> = E000;

–  indicazione della <RetribTeorica> e del <NumMensilita>;

–  qualora vengano corrisposti importi retributivi (13°, 14°, arretrati), la denuncia dovrà riportare anche i dati retributivi e il <TipoLavStat> = E001. (si fa riferimento ad importi non riferibili alla ripresa dell’attività lavorativa, ma attinenti alla corresponsione attuale di voci di pertinenza del rapporto precedente alla sospensione, come avviene con le retribuzioni corrisposte dopo la cessazione del rapporto di lavoro);

–  i flussi durante il periodo dell’aspettativa non dovranno mai presentare settimane valorizzate.

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