Alternanza scuola-lavoro: protocollo per la sicurezza

Mag 31, 2022

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Premessa

Diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Questo l’obiettivo del “Protocollo di sicurezza per l’alternanza scuola lavoro” siglato nei giorni scorsi dal Ministero del Lavoro, dal Ministero dell’Istruzione, dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dall’INAIL, per affermare come la diffusione della cultura della sicurezza si possa realizzare in maniera efficace attraverso azioni di formazione e informazione.

 

Cosa prevede il protocollo di sicurezza

Il Protocollo si pone come obiettivo quello di ridurre sistematicamente gli eventi infortunistici tramite l’utilizzo strategico di efficaci azioni di formazione e informazione, destinate ai dirigenti scolastici, ai docenti e a tutti gli studenti, in particolare a quelli che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro o che sono coinvolti nei “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” (PCTO).

Nasce, pertanto, per promuovere la sensibilizzazione sul tema della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro informando e formando tutti i soggetti impegnati in percorsi come l’alternanza scuola lavoro.

Prevede, inoltre, percorsi formativi rivolti agli insegnanti per il mantenimento della qualifica di formatore-docente nel campo della salute e sicurezza sul lavoro; i vari progetti potranno essere realizzati nella maniera ritenuta più adeguata tenendo conto delle finalità e delle condizioni di fattibilità. Il protocollo ha una durata triennale ed entra in vigore al momento della firma.

I piani di attività da realizzare saranno gestiti da un Comitato di coordinamento – composto da cinque rappresentanti appartenenti alle istituzioni firmatarie dell’intesa (due per il ministero dell’Istruzione) – che ha le seguenti funzioni:

  • predisporre piani annuali delle attività e dei progetti da realizzare/promuovere;
  • curare periodicamente il monitoraggio dello stato di attuazione delle singole iniziative realizzate e del livello di raggiungimento degli obiettivi, oltre che dell’efficacia delle azioni intraprese.

 

Le parti coinvolte

Ciascuna delle parti coinvolte si impegna a realizzare le iniziative previste nell’ambito delle rispettive competenze.

In particolare, il Ministero del Lavoro dovrà supportare la corretta sensibilizzazione e formazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro e promuovere i contenuti del protocollo con i propri enti e con i soggetti che ospitano percorsi di formazione sui luoghi di lavoro e organizzare incontri con tutti i soggetti coinvolti nei PCTO, curando l’applicazione e il monitoraggio sull’attuazione della legislazione attinente alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Ministero dell’Istruzione dovrà sostenere le scuole nel mettere in pratica i provvedimenti previsti, promuovere i progetti individuati e predisporre gli strumenti operativi per migliorare il percorso formativo dei PCTO in merito alla sicurezza sul lavoro.

In particolare, per quanto riguarda gli strumenti, è previsto che:

  • il tutor interno e quello esterno definiscano insieme le attività che lo studente dovrà svolgere all’interno dell’azienda ospitante, in modo che siano coerenti con il percorso di studio;
  • il tutor esterno fornisca a quello interno indicazioni sui possibili rischi (generali e specifici in considerazione degli ambienti di lavoro, anche relativi a macchine e attrezzature che saranno utilizzate), sulle attività di informazione e formazione da fornire allo studente sugli aspetti legati alla salute e sicurezza in relazione ai rischi presenti nell’ambiente di lavoro e all’attività che andrà a svolgere, e i DPI necessari per il lavoro;
  • il tutor interno verifichi periodicamente che il progetto formativo e le attività effettivamente assegnate allo studente coincidano.

L’INL, invece, sarà impegnato nello sviluppo di iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi della legalità e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro rivolte a studenti, personale docente e aziende, sia presso gli istituti che sui luoghi di lavoro.

Inoltre, dovrà prevedere all’interno del documento di programmazione dell’attività di vigilanza una sezione dedicata ai tirocini extracurricolari e ai percorsi formativi scuola-lavoro. In particolare, in relazione alla sicurezza e alle concrete modalità di realizzazione delle attività formative.

Infine, l’INAIL si occuperà di effettuare interventi formativi di aggiornamento rivolti ai docenti-formatori finalizzati al mantenimento della qualifica di formatore-docente nel campo della salute e sicurezza sul lavoro.

L’Istituto dovrà erogare anche specifici corsi di formazione sulla sicurezza, in particolare adeguare il corso “Studiare il lavoro”.

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