Comunità Europea: Piano d’azione sull’economia circolare

Mar 17, 2020

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La Commissione europea, la settimana scorsa, ha pubblicato il nuovo Piano d’azione sull’economia circolare. Trattandosi di una strategia, non ci saranno iter legislativi per l’adozione nei singoli stati membri. I documenti approvati sono i seguenti:

  • Circular Economy Action Plan (link al testo) e Annex (link al testo), quest’ultimo con le date previste per le azioni sulle singole normative;
  • “Leading the way to a global circular economy: state of play and outlook” (link al testo).

Di seguito i principali contenuti:

  • Prodotti per i consumatori: proposta di divieto di obsolescenza programmata e greenwashing, obbligando le imprese all’onere della prova rispetto alle prestazioni ambientali dei propri prodotti; istituzione di un “diritto alla riparazione” per i consumatori europei, garantendo l’accesso ai pezzi di ricambio e i servizi di riparazione a prezzi accessibili, rendendo più efficace l’ecolabel europea; riduzione dei rifiuti elettronici, con un sistema europeo di compensazione per i consumatori, che potranno restituire o rivendere i dispositivi elettronici; ampliamento della direttiva Ecodesign per includere i prodotti ICT; proposta di caricabatterie comune per tutti i prodotti;
  • Rifiuti: armonizzazione della raccolta dei rifiuti, per aumentare la percentuale di riciclo, con nuovi obiettivi per la riduzione dei rifiuti da imballaggio; revisione della normativa sulla spedizione dei rifiuti, facilitando gli spostamenti all’interno del mercato unico, così da migliorare l’interscambio nell’UE e ridurre l’export verso Paesi terzi; revisione delle norme su end-of-live vehicles, per collegare la progettazione dei veicoli alle norme sui materiali riciclabili;
  • Plastica: nuovi criteri di verifica per le dichiarazioni di sostenibilità sulle materie plastiche a base biologica e biodegradabili, per evitare false dichiarazioni e confusione nel consumatore; nuovo quadro per garantire approvvigionamento e uso delle materie plastiche a base biologica; implementazione della Plastic Strategy, soprattutto su microplastiche e preciso riferimento a pneumatici, tessuti e pellet; proposta di accordo globale sulla plastica nel 2021 su progettazione, uso e gestione dei rifiuti della plastica;
  • Tessile: nuova strategia da proporre nel 2021, con approccio premiante e non punitivo; sostegno a materiali e processi circolari, soprattutto finanziando la ricerca in materia, con aiuti all’industria per migliorare la trasparenza dei prodotti e la tracciabilità;
  • Agricoltura: strategia separata “Farm to Fark”, in elaborazione nella seconda metà del 2020; si prevede promozione del riuso dei terreni e l’utilizzo di fondi europei per sostenere l’uso di rifiuti organici e residui per produrre energia (biofuels) e prodotti a base biologica; entro il 2021 si prevede la pubblicazione di un piano d’azione per i prodotti sostenibili, includendo il divieto di distruzione delle merci non deperibili invendute;
  • Chimica: revisione delle norme europee sulle restrizioni alle sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RoHS), nonché di stabilire nuovi valori limite per determinate sostanze nei rifiuti ai sensi del regolamento Persistent Organic Pollutants (POPs); enforcement della capacità di limitare l’import di sostanze tossiche (per ora elenco solo di 43 sostanze) a livello europeo, con maggiori controlli alle frontiere;
  • Batterie: piano per nuova normativa, includendo la definizione di criteri di sostenibilità e delle materie prime, con banca dati per monitoraggio; i nuovi obiettivi saranno indicati nell’EU Industrial Strategy, in particolare la creazione di campioni europei nella produzione delle celle.
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