Emergenza caldo. Protezione dei lavoratori dagli effetti del calore.

Mag 30, 2022

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La Regione Toscana invita a rispettare le misure a tutela dei lavoratori stabilite dalle linee di indirizzo adottate un anno fa, per proteggere i lavoratori dai rischi causati dalle elevate temperature.

Tenuto conto anche del caldo degli ultimi giorni, e dato che i cambiamenti climatici fanno presagire il rischio di un’estate di calura intensa, la Regione Toscana ha diffuso nei giorni scorsi una comunicazione a tutte le parti sociali, invitandole a sensibilizzare le aziende ad adottare le linee di indirizzo emanate un anno fa per la protezione dei lavoratori dai rischi causati dalle elevate temperature.

Il riferimento è alle linee di indirizzo regionali per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore predisposte e trasmesse a giugno 2021 (vedi allegato). Si tratta di misure di tutela fondamentali in tutte le lavorazioni all’aperto e in quelle che avvengono in ambienti chiusi non climatizzati, qualora ad appesantire condizioni termiche interne influiscano anche quelle esterne.

Il documento contiene disposizioni utili a prevenire malori dovuti al caldo, fornendo informazioni sui fattori che ne determinano l’insorgenza e su come intervenire per contrastare i malesseri psico-fisici che ne possono conseguire.

Nelle linee di indirizzo sono forniti strumenti utili per una corretta individuazione del rischio legato al calore e delle malattie da calore, come i link ai siti, tramite i quali è possibile calcolare, in base alle condizioni meteo su tutto il territorio italiano, il cosiddetto indice WBGT (Wet Bulb Globe Temperature), indice empirico, di facile valutazione, che viene utilizzato in prima battuta per comprendere se l’esposizione ad un determinato ambiente caldo genera o meno stress termico.

Sono inoltre indicate le necessarie azioni da mettere in atto per la mitigazione del rischio, quali rendere disponibili e accessibili acqua e aree ombreggiate per le pause, favorire l’acclimatazione dei lavoratori aumentando gradualmente i carichi di lavoro e l’esposizione al calore e favorendo l’effettuazione di frequenti pause per l’approvvigionamento di acqua e il riposo all’ombra, la revisione dell’organizzazione dei turni di lavoro, riprogrammando ad esempio le attività che non sono prioritarie e che sono da condursi all’aperto nei giorni con condizioni meteoclimatiche più favorevoli o pianificando le attività più impegnative dal punto di vista fisico durante i momenti più freschi della giornata, l’attenzione agli indumenti da lavoro forniti, la necessità di fornire ai lavoratori adeguata formazione e informazione.

(Fonte Regione Toscana)

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