Formazione lavoratori beneficiari di integrazioni salariali straordinarie – modalità di attuazione

Set 30, 2022

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Premessa

​È stato pubblicato il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che definisce le modalità di attuazione delle iniziative di carattere formativo e di riqualificazione professionale dei lavoratori beneficiari di integrazioni salariali straordinarie.

Le attività formative possono essere finanziate anche da fondi paritetici interprofessionali.

Il provvedimento è entrato in vigore a decorrere dal 29 settembre 2022.


Destinatari

Il decreto si applica ai lavoratori beneficiari di trattamenti di integrazione salariale straordinaria previsti dal titolo I, capo III, e dal titolo II del D. Lgs n. 148/2015, che, allo scopo di mantenere o sviluppare le competenze in vista della conclusione della procedura di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa e in connessione con la domanda di lavoro espressa dal territorio, partecipano – laddove previste dalla legge o qualora siano pattuite nel verbale di accordo sindacale, o nell’ambito delle procedure sindacali prodromiche all’accesso all’assegno di integrazione salariale riconosciuto dai Fondi di solidarietà – a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione professionale.

 

Contenuti delle iniziative formative o di riqualificazione

progetti formativi o di riqualificazione professionale devono individuare i fabbisogni legati al periodo di riduzione/sospensione dell’attività dei lavoratori.

Inoltre, i progetti devono prevedere lo sviluppo di competenze che possano agevolare il riassorbimento nella realtà aziendale di provenienza e aumentare l’occupabilità dei lavoratori anche in funzione di processi di mobilità e ricollocazione in altre realtà lavorative.

Pertanto, i progetti formativi o di riqualificazione devono prevedere:

  • le esigenze formative legate all’intervento dell’integrazione salariale straordinaria per la ripresa a regime dell’attività lavorativa in azienda;
  • le modalità di valorizzazione delle competenze possedute dal lavoratore anche attraverso servizi di individualizzazione o validazione delle competenze;
  • le modalità di personalizzazione dei percorsi di apprendimento, sulla base della valutazione in ingresso.

I progetti formativi o di riqualificazione devono, infine, prevedere in esito al percorso formativo il rilascio di una attestazione di trasparenza, di validazione o di certificazione dei risultati di apprendimento.

 

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