“Imprese Borghi”: apre l’8 giugno il bando per i piccoli Comuni italiani

Mag 30, 2023

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L’incentivo “Imprese Borghi” promuove l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali nei territori di 294 comuni italiani a rischio abbandono o abbandonati. Per la Toscana la misura interessa i comuni di Marradi, Londa e San Godenzo.

La dotazione finanziaria è di 188 milioni di euro previsti dal PNRR e la misura è promossa dal Ministero della Cultura e gestita da Invitalia.

Destinatari

Le agevolazioni sono rivolte a micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore.

Cosa finanzia

Il sostegno è destinato a progetti imprenditoriali da localizzare in una o più unità locali ubicate nei comuni/borghi storici, nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.

I progetti potranno promuovere in modo innovativo la rigenerazione dei piccoli Comuni attraverso:

  • l’offerta di servizi, sia per la popolazione locale sia per i visitatori;
  • la sostenibilità ambientale, proponendo progetti attenti alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare.

Dimensione dei progetti

Sono finanziabili progetti fino a 150.000 euro da realizzare in 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

Le agevolazioni

Sono previsti contributi a fondo perduto, nel rispetto del Regolamento de minimis, per un importo massimo pari a 75.000 euro, fino alla misura massima del 90% delle spese ammissibili. Tale percentuale è elevabile al 100% nel caso di:

  • nuove imprese da costituirsi a seguito del provvedimento di concessione del contributo
  • imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili

Spese ammissibili

Alcuni esempi di investimenti ammissibili:

  • impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili
  • componenti hardware e software
  • brevetti, marchi e licenze
  • certificazioni direttamente correlate al progetto da realizzare
  • opere murarie nel limite del 40% del programma di spesa complessivamente considerato ammissibile

Almeno il 50% degli investimenti complessivamente richiesti deve essere destinato a misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Alcuni esempi di capitale circolante finanziabile:

  • materie prime
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa
  • utenze e canoni di locazioni connesse alle unità locali oggetto dell’iniziativa

Domande

Le domande possono essere presentate online sul sito di Invitalia dalle ore 12:00 dell’8 giugno alle ore 18:00 dell’11 settembre 2023.

Scarica QUI la documentazione.

 

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