Semplificazione dei finanziamenti alle imprese: approvate le modifiche alla Legge regionale 71/2017.

Mar 20, 2023

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La Regione Toscana interviene sulla semplificazione dei finanziamenti alle imprese, anche in vista del prossimo avvio dei nuovi fondi strutturali. Durante il Consiglio Regionale del 7 marzo 2023 sono state infatti approvate le modifiche alla Legge 71/2017 che disciplina il sistema regionale di interventi per il sostegno alle imprese.

Le modifiche apportate intendono innovare la normativa toscana sul sostegno al sistema produttivo tenendo conto dei processi evolutivi che si sono susseguiti negli ultimi anni in materia di transizione digitale e tecnologica, di ecosistema regionale del trasferimento tecnologico e in tema di semplificazione, trasparenza e contenimento degli oneri amministrativi (sia per le imprese che per le pubbliche amministrazioni).

A seguito di valutazioni circa la prima attuazione della l.r. 71/2017, la nuova legge si propone inoltre di apportare una serie di modifiche anche al fine di razionalizzare le modalità operative previste, in particolare per i procedimenti di accesso alle agevolazioni regionali, e con l’obiettivo di renderne il contenuto più chiaro e più facilmente fruibile.

Sull’approvazione delle modifiche alla Legge regionale 71/2017 sono intervenute anche le associazioni di categoria toscane: “finalmente si interviene sulla semplificazione dei finanziamenti alle imprese in vista del prossimo avvio dei nuovi fondi strutturali. Così diamo una mano allo sviluppo”. Clicca QUI per il comunicato stampa completo.

Di seguito riportiamo le principali modifiche apportate alla Legge.

Nuove tempistiche per l’obbligo di mantenere gli investimenti

Secondo la vecchia legge, le imprese beneficiarie di agevolazioni avevano l’obbligo di mantenere per 8 anni (15 in caso di infrastrutture) successivi all’erogazione del saldo:

  1. l’investimento oggetto di agevolazione;
  2. l’unità produttiva localizzata in Toscana.

Con le modifiche apportate, in linea con quanto già previsto dalla normativa statale ed europea, il periodo si riduce a 5 anni e scende a 3 anni nel caso di piccole e medie imprese. Per le infrastrutture il termine viene fissato a 10 anni.

Novità in caso di rinunce e revoche degli incentivi

Il nuovo termine entro cui il beneficiario può rinunciare all’agevolazione ottenuta senza incorrere in sanzioni sale da 60 a 90 giorni.

Vengono inoltre ridefiniti i casi che comportano la revoca totale del contributo: restano il dolo e la colpa grave, ma non più il mancato rispetto del piano di rientro per le agevolazioni rimborsabili.

Altra novità riguarda il divieto di accedere a nuovi bandi per le imprese che si sono viste revocare totalmente il contributo, la cui durata viene ridotta a 2 anni (anziché 3 come in passato). E’ stata del tutto eliminata invece la previsione di rimborso dei costi istruttori per chi subiva la revoca del contributo, mentre permane per chi rinuncia all’agevolazione oltre il termine dei 90 giorni di cui sopra.

Nuovi strumenti per le imprese

La nuova legge istituisce nuove sezioni del Fondo unico per le imprese:

  • per il sostegno ai processi di risoluzione delle situazioni di crisi aziendale;
  • per gli interventi finalizzati all’indennizzo dei danni materiali o immateriali subiti dalle imprese a seguito di eventi calamitosi o comunque eccezionali;
  • per il sostegno alla transizione digitale.

Nasce inoltre il Fondo per la programmazione negoziata dedicato a investimenti da carattere strategico e innovativo, con un importante impatto sul territorio.

Si amplia l’ecosistema del trasferimento tecnologico

La nuova legge riconosce e promuove l’ecosistema del trasferimento tecnologico quale sistema in cui diversi attori, pubblici e privati, concorrono nel favorire lo sviluppo delle tecnologie digitali e la diffusione di conoscenza. La legge inoltre incentiva forme di aggregazione tra le componenti di questo ecosistema, riconoscendo un ruolo anche a nuovi soggetti come i Competence Center, gli Ecosistemi nazionali, i Digital Innovation Hub.

La nuova legge attende ora di essere promulgata e pubblicata, con entrata in vigore prevista dal giorno successivo alla sua pubblicazione. Aggiorneremo questa pagina non appena sarà disponibile il provvedimento.

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