Legge di bilancio 2024: novità e conferme in materia di lavoro

Gen 2, 2024

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Sul Supplemento Ordinario n. 40 alla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023, è stata pubblicata la Legge 30 dicembre 2023, n. 213 (cd. legge di Bilancio per l’anno 2024). Illustriamo le principali conferme e novità n materia di lavoro.

Fringe benefit – comma 16 –

La soglia di fringe benefit esenti da tassazione viene innalzata per tutti i lavoratori a 1000 euro, rispetto al tetto ordinario attuale di 258,23 euro.

Per i lavoratori con figli, la soglia è fissata a 2000 euro.

Nella soglia posso essere ricompresi rimborsi dei datori di lavoro:

  • per il pagamento delle utenze domestiche per acqua gas ed energia elettrica e del gas naturale,
  • spese per l’affitto o il mutuo della prima casa.

La misura per ora è limitata al 2024.

Taglio del cuneo contributivo – comma 15 –

Il governo conferma per il 2024 il taglio del cuneo contributivo a carico dei dipendenti, pari al 6% per i redditi da 25mila a 35 mila euro e 7% per i redditi fino a 35mila euro già in vigore dal 1° luglio 2023 con le tredicesime restano escluse dal taglio,

Detassazione premi produttività – comma 18 –

Resta fissata al 5% invece del 10% la tassazione dei premi di produttività con importo massimo di 3mila euro annui per i lavoratori con redditi fino a 80mila.

Straordinari turismo – comma 21 –

Il governo conferma per il periodo gennaio-giugno 2024 per la detassazione degli importi degli straordinari e del lavoro notturno nei giorni festivi per i settori del turismo e terme.

Misure per la natalità: bonus nido – comma 177 –

Il governo ha previsto un aumento del Bonus asilo nido, già in vigore, solo per le famiglie con almeno due figli.

Il bonus passa a 3.600 euro annui per i nati dal 1° gennaio 2024 per le famiglie con ISEE fino a 40mila euro e con un altro figlio sotto i 10 anni.

La novità è strutturale, cioè resterà in vigore anche in futuro, a meno di nuove modifiche.

Congedo parentale – comma 179 –  

La finanziaria ha previsto un ulteriore mese di congedo retribuito per i genitori con figli fino a 6 anni con indennità pari all’80% invece che 30%, per il 2024.

Sono confermati:

  • gli altri 4 mesi l’indennità a 30%
  • 1 mese con indennità all’80%, introdotta l’anno scorso

Sgravio contributivo lavoratrici – commi 180 – 181 –

La legge di bilancio 2024 prevede l’annullamento dell’obbligo di contribuzione a carico delle donne lavoratrici con almeno   DUE FIGLI   e contratto a tempo indeterminato.

Il taglio riguarda solo la quota a carico della lavoratrice con un massimo di 3000 euro annui

Ha una durata differenziata:

  • per le lavoratrici con due figli l’esonero contributivo dura fino ai 10 anni del secondo figlio solo per il 2024
  • per le lavoratrici con 3 o più figli dura fino ai 18 anni del figlio più piccolo, in vigore per il triennio 2024-2026.

Lo sgravio non si applica alle lavoratrici domestiche.

Sgravio totale per l’assunzione di donne vittime di violenza di genere – comma 191 –

Per i datori di lavoro privati che, nel triennio 2024-2026, assumono donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del Reddito di libertà si prevede l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi INAIL, nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui, riparametrato e applicato su   base mensile.

La durata va da 12 mesi per i contratti a termine a 18 mesi per contratti a tempo indeterminato.

Ammortizzatori sociali – commi 141 – 175 – 294 –

In materia di indennità e di trattamenti di integrazione salariale in favore di determinate categorie di lavoratori il sono state prorogate alcune misure quali la CIGS per le imprese:

  • che cessano l’attività produttiva e per le imprese di interesse strategico nazionale con un numero di lavoratori dipendenti non inferiore a mille,
  • operanti in aree di crisi industriale complessa
  • connessa alla riorganizzazione e alla crisi aziendale

Permessi di soggiorno rilasciati ai cittadini Ucraini – commi 395 -396 – 

Legge di bilancio ha previsto la proroga, sino al 31 dicembre 2024, dei permessi di soggiorno rilasciati ai beneficiari di protezione temporanea provenienti dall’Ucraina.

I permessi di soggiorno perdono efficacia e sono revocati, anche prima della scadenza, in conseguenza dell’adozione, da parte del Consiglio dell’Unione europea, della decisione di cessazione della protezione temporanea.

Viene previsto che questi permessi di soggiorno possono essere convertiti, a richiesta dell’interessato, in permessi di soggiorno per lavoro, per l’attività effettivamente svolta.

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